giovedì 25 novembre 2010
Un'altra definizione
mercoledì 24 novembre 2010
La morte del silenzio?
L'udito è ormai continuamente stimolato in modo particolare dalla musica, ma anche dalle parole e dai rumori. Tant'è che si può dichiarare morto il silenzio di questa generazione
Posizione estrema, che nella generalizzazione si smentisce da sola. Dichiarare la morte di qualcosa (del libro, del romanzo, dei valori) può servire solo a suonare un campanello d'allarme, mai a descrivere una dinamica reale. Per fortuna. Anche nel caso del silenzio dichiarato morto per la generazione digitale, dovremmo aggiungere, perché possa avere una parvenza di verità: per la generazione digitale che vive nelle società opulente, nei grandi conglomerati urbani, con educazione familiare e scolastica a livello zero e ancora altre limitazioni. Arrivando così a una percentuale abbastanza bassa, che indicherebbe, ecco il punto, solo una tendenza, per nulla maggioritaria. Non per questo meno pericolosa certo, ma tale da essere fermata e messa in un angolo dalla capacità vitale di silenzio della gran parte di questa generazione, che potremmo definire senz'altro diversamente digitale.
lunedì 22 novembre 2010
chi vuole rispondere?
Il questionario è disponibile e si può scaricare anche sul sito dell'università
venerdì 19 novembre 2010
Ho bisogno di silenzio
come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.
Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina
disorientate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.
Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.
Gli amici veri, pochi, uno ?
sanno ascoltare anche il silenzio,
sanno aspettare, capire.
Chi di parole da me ne ha avute tante
e non ne vuole più,
ha bisogno, come me, di silenzio.
Alda Merini
sabato 13 novembre 2010
Un indovinello che ci riguarda
Non parlare, e dirai il mio nome. Devi proprio parlare?
Anche stavolta - miracolo - parlando il mio nome dirai.