La politica degli annunci contro il silenzio dell'attività riformatrice. Mi viene in mente un'altra metafora, quella della riforma strisciante, magari contrassegnata dal sibilo poco silenzioso e orrifico del serpente. Non a caso riforma strisciante è quella imposta senza un progetto, realizzata nei fatti. Meglio, allora, il 'tacer pudico', che 'accetta la riforma ti fa', si potrebbe dire parafrasando Manzoni. Un punto a favore del silenzio contro lo sguaiato vociare dei riformatori da spot pubblicitario.
domenica 1 novembre 2009
la politica degli annunci
Leggo oggi a p. 2 del Sole--24ore una frase del Direttore della Stampa, Mario Calabresi:
"Da decenni sui giornali italiani si racconta come imminente l'avvio delle riforme politiche. Editoriali, interviste, retroscena, tutti con lo stesso titolo: 'ora le riforme'. Sono convinto che, se mai ci potrà essere un qualche reale cambiamento potrà avvenire solo se accompagnato da un totale silenzio".
La politica degli annunci contro il silenzio dell'attività riformatrice. Mi viene in mente un'altra metafora, quella della riforma strisciante, magari contrassegnata dal sibilo poco silenzioso e orrifico del serpente. Non a caso riforma strisciante è quella imposta senza un progetto, realizzata nei fatti. Meglio, allora, il 'tacer pudico', che 'accetta la riforma ti fa', si potrebbe dire parafrasando Manzoni. Un punto a favore del silenzio contro lo sguaiato vociare dei riformatori da spot pubblicitario.
La politica degli annunci contro il silenzio dell'attività riformatrice. Mi viene in mente un'altra metafora, quella della riforma strisciante, magari contrassegnata dal sibilo poco silenzioso e orrifico del serpente. Non a caso riforma strisciante è quella imposta senza un progetto, realizzata nei fatti. Meglio, allora, il 'tacer pudico', che 'accetta la riforma ti fa', si potrebbe dire parafrasando Manzoni. Un punto a favore del silenzio contro lo sguaiato vociare dei riformatori da spot pubblicitario.
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