Si avvicina l'appuntamento a Vicenza con i Classici Contro. Il prossimo 12 aprile, alle 20,30 nello splendido teatro Olimpico,si parlerà della bellezza del silenzio, attraverso le voci negate di Tacita Muta, il fruscio di Dafne, il sibilo di Artemide, l'eco di Calipso, il tacere delle Sirene.
Un viaggio dall'antica Grecia alla Palestina, con Accademia del Silenzio, all'interno dello splendido programma ideato da Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani.
Il progetto "Classici Contro" invita il pubblico a rileggere, anzi a riascoltare, i classici antichi come se fossero contemporanei. Saranno docenti, studiosi, filosofi e filologi di tutta Italia e del mondo a raccontarli sul palcoscenico in monologhi-
performance che invitano a ragionare sull'essenza della buona politica e dei rapporti fra cittadini e "res publica". I temi di quest'anno sono due: "Bellezza" e "La rivoluzione dei classici". Il primo verrà accolto dalla città di Vicenza il 12 e 13 aprile, al Teatro Olimpico,
al Teatro comunale e alle Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari. Il secondo è il tema scelto per Venezia, che il 19 aprile sarà sede del gran finale al Teatro Goldoni, alla Biblioteca Marciana e al Teatro di Santa Margherita.
il silenzio e i Classici Contro
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Reflections #7, 2006
A cura di Roberto Mutti e Fernando Gianesini.
Autore raffinato e ipnotico, Franco Donaggio non si è mai accontentato della realtà così come è, perché – come tutti noi – non ne è totalmente soddisfatto e preferisce così indagare nei meandri di un altro mondo. Se altri, pur condividendo queste sensazioni, finiscono per rifugiarsi in un totale rifiuto e nel conseguente isolamento, al contrario Donaggio preferisce dar corpo all’immaginazione per costruire una dimensione che sia insieme architettonica e fantastica, corposa ma anche immaginifica perché solo scavando fra le pieghe della realtà si può riuscire a farne emergere l’anima più profondamente poetica con cui è bello dialogare.
In effetti, da molti anni Franco Donaggio svolge una ricerca sul paesaggio naturale e urbano che sfugge a ogni semplicistica definizione. Osservare le sue fotografie è come entrare in punta di piedi in un mondo dominato da un’atmosfera sospesa da cui ci si sente totalmente pervasi. L’acqua della laguna è una superficie lattiginosa da cui emergono pochi, essenziali elementi cui il raffinatissimo bianconero dai toni metallici conferisce una sorprendente eleganza. Tutto è immobile, perfino il silenzio sembra una presenza appena percepibile mentre lo sguardo si perde verso la linea netta dell’orizzonte. Poi, improvviso e preceduto da grida lontane come lamenti, ecco lo stridio di un gruppo di gabbiani che irrompe sulla scena, spezza l’incantesimo e, altrettanto rapidamente di come era arrivato, scompare lasciando per un istante l’eco del suo passaggio e il ritorno di quel silenzio che permette di sentire il fruscio della barca che fende lenta l’acqua. Anche di fronte allo spazio urbano Franco Donaggio fa sentire l’intensità della sua poetica: qui tutto è imponente, le pareti si innalzano verso un cielo lontano, delimitano spazi disegnati dalla fantasia, creano prospettive di maestosa audacia. Si ha la sensazione di trovarsi di fronte a città fantascientifiche di un futuro lontano oppure a rappresentazioni contemporanee dei miti antichi che parlavano di mura ciclopiche e di spazi progettati da giganti. Ma anche qui, in questa visione dove gli uomini sono esseri minuscoli perduti nello spazio architettonico, è il silenzio a dominare, un silenzio impenetrabile che ci aiuta a pensare e a misurarci soprattutto con noi stessi.
Roberto Mutti
Ristorante Orti di
Leonardo
Inaugurazione:
martedì 9 aprile 2013 ore 18,30-21
Riscoprire il silenzio
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Un viaggio nel silenzio esplorato da vari punti di vista: quello di chi scrive, di chi dipinge, di chi suona, di chi insegna, di chi cura.
Un'esplorazione del silenzio scelto come strumento di relazione con gli altri.
Consigliato a chi pensa che "il silenzio è d'oro, la parola d'argento".