Quando sono importanti le parole? Quanto comunica il silenzio? Alla X edizione del Festival di Letteratura "I luoghi delle parole" la presentazione del libro "Pause. Sette oasi di sosta sull'orizzonte del silenzio" edito da Mimesis, nella collana i Taccuini di Accademia del silenzio.
In mezzo alle parole, c'è spazio per "Pause"
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20 ottobre – 31 ottobre 2013
CITTA’ DEL RUMORE, CITTA’ DEL SILENZIO Mostra a cura di Gigliola Foschi, stampe a cura Afi.
In collaborazione con Accademia del Silenzio, fondata da
Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot | |
Villa MontevecchioVia Lazzaretto – Ingresso carrabile – Samarate (Va)
Orari di visita: dal lunedi al venerdi 10-12 / sabato e domenica 15-18 Inaugurazione: 20 ottobre 2013 ore 11 infotel: 0331 720101 | |
I 5 sensi del silenzio
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A SCUOLA DI SILENZIO
DAL 15 OTTOBRE A MILANO
A cura dell’Accademia del silenzio,
DAL 15 OTTOBRE A MILANO
A cura dell’Accademia del silenzio,
fondata da Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot
Un percorso attraverso i “5 sensi più due” per imparare ad ascoltare, a meditare, a scrivere, leggere, a guardare, ad assaporare, toccare ed abitare il silenzio.Accademia del Silenzio e Libreria dei Ragazzi tornano a collaborare per offrire un ciclo di incontri di formazione rivolti ad insegnanti o a persone interessate a sperimentare e diffondere la cultura del silenzio.
Responsabile scientifico del progetto: Emanuela Mancino, università di Milano-Bicocca
Il programma:
Martedì 15 ottobre
Vista: lo sguardo in ascolto.
Esercizi per imparare a guardare in silenzio.
A cura di Emanuela Mancino
Farsi sottili nello sguardo è arte discreta, delicata, difficile. Abituati a spiare, scoprire, indagare e quotidianamente immersi nel mondo della visibilità degli altri e di noi stessi, poco sappiamo abitare gli spazi della sottrazione, del “privato”, di ciò che arretra. Imparare a guardare in silenzio vorrà dire allora apprendere a trattenere, a mantenere (tenere per mano) lo sguardo per osservarlo con calma. Ci si accorgerà dei nostri stili di contatto – non solo visivo – con gli altri e con noi stessi, ci si avvicinerà alla calma di uno sguardo lento, che si prende cura di ciò che contempla ed insieme di chi guarda. Nella relazione, soprattutto educativa, lo sguardo che sa prendersi tempo permette lo sviluppo di uno scambio che altrimenti incontrerebbe scorciatoie rischiose, rifugi rassicuranti, e scenari “già visti”. Lo sguardo in ascolto sarà allora una pratica di incontro lento con l’altro, recuperando quel che scrive Saramago in Cecità: “Non si può mai sapere in anticipo di cosa siano capaci le persone, bisogna aspettare, dar tempo al tempo, è il tempo che comanda, il tempo è il compagno che sta giocando di fronte a noi, e ha in mano tutte le carte del mazzo, a noi ci tocca inventarci le briscole con la vita, la nostra”.
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Martedì 22 ottobre
Memorie sensoriali ritrovate con il sesto senso della scrittura
A cura di Duccio Demetrio
Un laboratorio di scrittura dei ricordi sensoriali per insegnanti e non, dedicato alle proprie prime esperienze in contatto con la natura, gli animali, le piante, i paesaggi... cui seguiranno suggerimenti didattici trasferibili a bambini, ragazzi, figli o nipoti al fine di costruire con loro brevi "green autobiography".
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Martedì 29 ottobre
Ascolto: ascoltando il silenzio gentile.
Esercizi di meditazione sui suoni sommessi
A cura di Giampiero Comolli
La concentrazione prolungata sui piccoli rumori che si possono sempre udire intorno a noi e anche dentro di noi, quando tutto tace, è una forma di meditazione accessibile a tutti. Questo stato di pura attenzione nei confronti dei suoni dimenticati può essere insegnato anche a bambini e adolescenti, grazie a piacevoli esercizi. Ma l’ascolto profondo del silenzio sottile, pur nella sua semplicità, permette di raggiungere una nuova consapevolezza di sé e del proprio intorno: uno stato di benessere segnato dalla calma amorevole e dalla lucidità.
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Martedì 5 novembre
Tatto: parole toccate/sfiorate dal silenzio
A cura di Stefano Raimondi
Ci sono parole di passo altre che fanno passare. Parole cercate dal silenzio e altre solamente sfiorate dalla sua presenza. Ci sono frasi che portano all´abbraccio altre che tolgono dalle lotte. Qui le parole sono dei corpi che si fanno sfiorare e raccontare dalla loro stessa (e con la loro stessa) fisicità, dal mondo dell´espressione, come dalla visionarietà dell´immaginazione.
Quali sono le "parole toccate dal silenzio"? Che aspetto e che posture hanno le parole "sfiorate dal silenzio"?
In questo procedere per "pensiero" ed "emozione", la ricerca dei luoghi di decantazione di tali parole, si concretizzano in quello spazio impossibile /incredibile della poesia, lasciando che la sua ospitalità diventi silenziosa e totale: evidente. La parola poetica quindi come mediazione e strumento, per sentire come l´efficacia del silenzio si possa rivelare come una concretezza del senso e della percezione di sé stessi, sia nel mondo che ci circonda, sia nella storie che lo formano e lo narrano/cantano. Una parte teorica sarà seguita da una parte pratica dove, l´osservazione diretta delle parole scelte e trascelte dal silenzio, possa diventare segno e graphia di una testimonianza. "E mi sfiorò il mantello e capii che ....."
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Martedì 12 novembre
Spazio
A cura di Marco Ermentini
Come si fa a vedere il silenzio con gli occhi? Certo non è facile ma forse abbiamo qualche indizio. Conoscere i luoghi con calma, con pazienza con un atteggiamento di benevolenza e pietà è già un buon inizio. Osservare attentamente i particolari, le caratteristiche, la materia, la sua stratificazione, i degradi, i segni del tempo, i varchi d’incertezza. Conoscerne la storia, il racconto del tempo trascorso, le vicende delle persone che l´hanno costruito e abitato. Toccare le superfici, rendersi conto delle loro caratteristiche, dell´aspetto esteriore, del colore. Percepire i profumi, gli odori e i sapori. Osservare la flora e la fauna che è presente. Ascoltare il vento, le correnti d´aria. Sentire i suoni, i rumori, interni ed esterni. Fare attenzione ai rapporti fra tutte le cose e utilizzare l´immaginazione e la fantasia che sono gli organi mediante cui vediamo le cose come sono. Insomma il segreto è semplice: saper ascoltare il luogo senza giudicare, lasciando essere, mettersi in sintonia, creare una nuova alleanza, una simpatia fatta di amicizia, di pietà e confidenza. Solo così potremo cercare di vedere il silenzio con gli occhi e riconciliarci finalmente con il mondo.
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Martedì 19 novembre
Gusto e olfatto: bocca che tace, ascolta e assaggia.
Fiori che parlano e profumi del silenzio
A cura di Nicoletta Polla-Mattiot
Dopo che le cose si sono rotte o disperse, l’odore e il sapore restano per tanto tempo, come anime, minuscole e quasi impalpabili gocce della loro essenza, l’edificio immenso della memoria”. Un itinerario sinestesico del silenzio, usando gusto e olfatto come mnemagoghi (suscitatori di memorie) come insegna Primo Levi. Ascoltando i suoni scarlatti delle rose di Emily Dickinson, i sussurri aromatici dei limoni di Eugenio Montale, il ribollire sordo del latte di Proust... Senza mai correre il rischio, da cui ci mette in guardia Arthur Schnitzler, che in “tanto fiorire e spandere profumi, (l´anima) languisca per troppa solitudine”.
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Il corso prevede un incontro primaverile in data e luogo che verranno comunicati in seguito, per un’esperienza di “silenzio e natura”. In tale occasione verrà presentano inoltre il programma estivo di Accademia del Silenzio.
DATE del corso: 15-22-29 ottobre e 5-12-19 novembre 2013
POSTI DISPONIBILI: fino ad esaurimento posti
ORARIO: Ore 17.00
COSTO per partecipante: 60 Euro Iva inclusa
Per INFORMAZIONI e ISCRIZIONI:
La Libreria dei Ragazzi,
Via Tadino 53 - MILANO
Tel. 02.29533555 – info@lalibreriadeiragazzi.it - <www.lalibreriadeiragazzi.it>