ReF - Recensioni Filosofiche dal 1999 è la prima rivista filosofica italiana dedicata esclusivamente alle recensioni di testi di filosofia.
Ha appena pubblicato una recensione di uno dei Taccuini di Accademia del Silenzio, la collana edita da Mimesis e diretta da Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot.
Si tratta di "Pause"
ReF - Recensioni Filosofiche: Polla-Mattiot, Nicoletta, Pause. Sette oasi di sos...: Milano-Udine, Mimesis, 2012, pp. 60, euro 4,90, ISBN 9788857509938 Recensione di Annarita Tucci - 07/11/2012 L’ultima fatica di Nico...
ReF - Recensioni Filosofiche
Etichette: accademia del silenzio, duccio demetrio, mimesis, nicoletta polla-mattiot, pause, scrittori italiani, silenzioVicenza, Classici Contro
Etichette: Classici contro, silenzio, teatro olimpico, VicenzaNella splendida cornice del Teatro Olimpico di Vicenza, vanno in scena Lesbia accanto ad Andromaca, Cassandra e Calipso, il Logos e il Silenzio. Una serata per dire, con i classici, che il buono e il bello si tengono per mano
Tacita Muta al Teatro Olimpico di Vicenza
Etichette: accademia del silenzio, alberto camerotto, Classici contro, filippomaria pontani, nicoletta polla-mattiot, teatro olimpico, università Ca' Foscari, Vicenza
E poi c'è lei, muta fra le mute, vittima sacrificale, eppure fonte di risonanza dei silenzi di Angerona e delle Sirene, del fruscio di Dafne, dell'eco di Calipso, di quello che non sempre si può dire, ma si può far capire. Lei, velata, svela un mistero semplice e disarmato a chi chiude la bocca in ascolto: in un mondo di falsi movimenti, il vero viaggio è restare, appartenere è l'unica libertà possibile. La bellezza del silenzio è l'attesa che mette radici. Rimanere al proprio posto, amare quello per cui si è nati. Come dirà Jung, secoli e secoli dopo, "bisogna vivere delle cose di cui si potrebbe morire".
Vedi il video dello spettacolo
Vicenza è una delle "città del silenzio" dannunziane.
il silenzio e i Classici Contro
Etichette: accademia del silenzio, alberto camerotto, Classici contro, filippomaria pontani, polla-mattiot, spettacoli, teatro, Vicenza
Si avvicina l'appuntamento a Vicenza con i Classici Contro. Il prossimo 12 aprile, alle 20,30 nello splendido teatro Olimpico,si parlerà della bellezza del silenzio, attraverso le voci negate di Tacita Muta, il fruscio di Dafne, il sibilo di Artemide, l'eco di Calipso, il tacere delle Sirene.
Un viaggio dall'antica Grecia alla Palestina, con Accademia del Silenzio, all'interno dello splendido programma ideato da Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani.
Il progetto "Classici Contro" invita il pubblico a rileggere, anzi a riascoltare, i classici antichi come se fossero contemporanei. Saranno docenti, studiosi, filosofi e filologi di tutta Italia e del mondo a raccontarli sul palcoscenico in monologhi-
performance che invitano a ragionare sull'essenza della buona politica e dei rapporti fra cittadini e "res publica". I temi di quest'anno sono due: "Bellezza" e "La rivoluzione dei classici". Il primo verrà accolto dalla città di Vicenza il 12 e 13 aprile, al Teatro Olimpico,
al Teatro comunale e alle Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari. Il secondo è il tema scelto per Venezia, che il 19 aprile sarà sede del gran finale al Teatro Goldoni, alla Biblioteca Marciana e al Teatro di Santa Margherita.
una mostra di silenzi
Etichette: arte, fotografi italiani, fotografia, franco donaggio, milano, mostre, silenzio
Reflections #7, 2006
A cura di Roberto Mutti e Fernando Gianesini.
Autore raffinato e ipnotico, Franco Donaggio non si è mai accontentato della realtà così come è, perché – come tutti noi – non ne è totalmente soddisfatto e preferisce così indagare nei meandri di un altro mondo. Se altri, pur condividendo queste sensazioni, finiscono per rifugiarsi in un totale rifiuto e nel conseguente isolamento, al contrario Donaggio preferisce dar corpo all’immaginazione per costruire una dimensione che sia insieme architettonica e fantastica, corposa ma anche immaginifica perché solo scavando fra le pieghe della realtà si può riuscire a farne emergere l’anima più profondamente poetica con cui è bello dialogare.
In effetti, da molti anni Franco Donaggio svolge una ricerca sul paesaggio naturale e urbano che sfugge a ogni semplicistica definizione. Osservare le sue fotografie è come entrare in punta di piedi in un mondo dominato da un’atmosfera sospesa da cui ci si sente totalmente pervasi. L’acqua della laguna è una superficie lattiginosa da cui emergono pochi, essenziali elementi cui il raffinatissimo bianconero dai toni metallici conferisce una sorprendente eleganza. Tutto è immobile, perfino il silenzio sembra una presenza appena percepibile mentre lo sguardo si perde verso la linea netta dell’orizzonte. Poi, improvviso e preceduto da grida lontane come lamenti, ecco lo stridio di un gruppo di gabbiani che irrompe sulla scena, spezza l’incantesimo e, altrettanto rapidamente di come era arrivato, scompare lasciando per un istante l’eco del suo passaggio e il ritorno di quel silenzio che permette di sentire il fruscio della barca che fende lenta l’acqua. Anche di fronte allo spazio urbano Franco Donaggio fa sentire l’intensità della sua poetica: qui tutto è imponente, le pareti si innalzano verso un cielo lontano, delimitano spazi disegnati dalla fantasia, creano prospettive di maestosa audacia. Si ha la sensazione di trovarsi di fronte a città fantascientifiche di un futuro lontano oppure a rappresentazioni contemporanee dei miti antichi che parlavano di mura ciclopiche e di spazi progettati da giganti. Ma anche qui, in questa visione dove gli uomini sono esseri minuscoli perduti nello spazio architettonico, è il silenzio a dominare, un silenzio impenetrabile che ci aiuta a pensare e a misurarci soprattutto con noi stessi.
Roberto Mutti
Ristorante Orti di
Leonardo
Inaugurazione:
martedì 9 aprile 2013 ore 18,30-21
Riscoprire il silenzio
Etichette: libri, polla-mattiot, riscoprire il silenzio, scrittori italiani, silenzioTorna in edizione tascabile, Riscoprire il silenzio. Arte, musica, poesia e natura fra ascolto e comunicazione (Baldini Castoldi Dalai).
Un viaggio nel silenzio esplorato da vari punti di vista: quello di chi scrive, di chi dipinge, di chi suona, di chi insegna, di chi cura.
Un'esplorazione del silenzio scelto come strumento di relazione con gli altri.
Consigliato a chi pensa che "il silenzio è d'oro, la parola d'argento".
silenzio all'eremo
Etichette: eremo San Romedio, francescani, silenzio
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
La fraternità francescana di Sanzeno (TN) offre un cammino di esperienza e di “gusto” del silenzio, all’eremo di S. Romedio: testimoni e maestri che hanno imparato ad ascoltare il Silenzio, e che ne condividono l’esperienza e le tecniche con chiunque sia abitato da questa stessa nostalgia.
Gli incontri si tengono all’eremo di S. Romedio, la domenica, dopo la s. messa delle ore 9.00, e durano tutto il giorno (fino alle ore 18.00 circa). Si alternano momenti “didattici”, esperienziali e di condivisione. Lo stile è quello semplice della condivisione fraterna (pranzo frugale compreso: ognuno può condividere cibo o bevande). La partecipazione è libera, e si può contribuire ai costi con un’offerta spontanea. Per partecipare non è necessario avere particolari competenze o “saperi”, ma solo il desiderio di… gustare il silenzio!
Calendario degli incontri
10 marzo 2013 Carla Luchi, laica cristiana, Trento
14 aprile 2013 Franz Zampiero, monaco buddista, Tempio Buddhista del Lagorai
26 maggio 2013 Gianni Giacomelli, monaco camaldolese, priore del monastero di Fonte Avellana
Info: fra Fabio tel. 0463.434134 e-mail sanromedio@santimartiri.org
Taci e pensa: il silenzio della politica
Etichette: accademia del silenzio, duccio demetrio, francesca rigotti, libri, mimesis, nicoletta polla-mattiot, saggistica, taccuiniPubblichiamo l'articolo di Francesca Rigotti su Doppiozero
Pensieri sul silenzio
Silenziare l’antipolitica
Uno degli aspetti che più mi ha colpito della campagna elettorale 2013 in Italia, che ho osservato muta e solatia da terre assai lontane, è il paradosso stilistico della cosiddetta antipolitica. L’antipolitica espressa dal richiamo diretto al popolo – o populismo – di Beppe Grillo, che vorrebbe opporsi e contrapporsi alla politica stessa, la quale, nella sua forma più sintetica e squisitamente democratica, è parola. Il “parlamento” è il luogo in cui, grazie al procedimento democratico, invece di spararsi si parla, ci si accorda, si delibera e si decide democraticamente. Grillo non contrasta questa politica con il suo opposto, un garbato ed educato silenzio, o con parole sussurrate elegantemente sottovoce; Grillo grida, urla e sbraita; io vincerò, smania, perché grido più forte di te. E giù grida e ululati e singhiozzi.
Ma perché non fai silenzio per una volta, mi viene da pensare, taci e pensa; rifletti e medita, in silenzio. Anzi, iscriviti all’Accademia del Silenzio, partecipa alla Maratona del Silenzio, impara a fare silenzio e a diffondere la cultura del silenzio, rieducati al silenzio!
Rompere il silenzio
Al silenzio della voce, il tacere, per usare espressioni più proprie, e al silenzio dei suoni, il silere dei latini, per il quale l’italiano non ha un termine. Parliamo ora un poco, davvero poco – per quanto ciò sia paradossale –, scriviamo – va già meglio – un poco di silenzio, partendo da questa bizzarra Accademia (da un’idea, si dice, di Nicoletta Polla-Mattiot e Duccio Demetrio, due intellettuali silenziosi ma non di poca rilevanza) e dalla collana su cui stanno infilati come perle i libretti sul silenzio pubblicati da Mimesis edizioni di cui sei sono già usciti e altri tra non molto seguiranno. Scriviamo di tacere degli uomini e di tranquillità dei luoghi silenti, beni primari che molti, che ci tenevano, hanno perduto a causa di altri, che li hanno a loro volta perduti ma non sembrano farci caso. In alcuni casi prevalgono fattori inarrestabili – ci dicono –, come il frastuono del progresso; dall’altra, prevale soltanto la prepotenza di chi riempie di musica di sottofondo, annunci pubblicitari, notizie o altro, gli spazi chiusi in cui si viene a trovare l’ignaro cittadino-cliente-consumatore-paziente-viaggiatore, ma anche gli spazi aperti di una pista di sci o del bordo di una piscina. Di chi è quello spazio al quale si ruba il silenzio, o quel poco di esso che era rimasto? Privato? Pubblico? Comune? Forse giusto nel primo potrò quel che voglio, se ne sono il padrone; negli altri due casi padroni e proprietari che decidono chacun pour soi non ce ne sono.
Silenzio bene comune
Il silenzio è un bene comune molto delicato; è come un pascolo o una fungaia o una fonte d’acqua, sì, dove se io mi approprio sregolatamente della più parte del bene, ne tolgo agli altri il godimento (gli economisti chiamano questi beni “rivali”).
Come nel caso dei beni comuni tradizionali (acqua e pascoli) e dei nuovi beni comuni della conoscenza, “non rivali”, studiati da Elinor Ostrom, di cui oggi non a caso ci si occupa molto, anche il silenzio torna a ridestare attenzione man mano che lo si perde; talvolta non soltanto a causa di una generica diffusione di rumori industriali e urbani, ma proprio perché qualcuno che del silenzio è fobico gira una manopola, schiaccia un pulsante e lo distrugge, per sé e per gli altri. Qualcuno che non ama il silenzio e che impone le sue preferenze, perché non è vero che il silenzio lo amiamo tutti e ci dispiace perderlo.
I portatori di silenzio
Sono, coloro che lo amano, I portatori di silenzio, come dice il titolo di uno dei libretti-perle della collana, del poeta Stefano Raimondi? Il silenzio dei poeti è diverso dal silenzio dei filosofi, dei mistici, dei sociologi, degli scienziati o dei musicisti. Per Raimondi si tratta del luogo nel quale il silenzio “ha luogo”, trova posto, un posto dove crescere in intensità e mostrarsi nel suo silenzioso biancore. Il silenzio è il luogo in cui si può abitare allontanandosi dalla chiacchiera che lo stupra e lo offende, a cui occorre silenzio per farsi largo, farsi spazio e luogo.
Che il silenzio sia un luogo, un contenitore, un ricettacolo attraversato talvolta, rotto quindi, da suoni e parole? Uno spazio torpido, in penombra, immobile, statico, forse persino un po’ stolido; uno spazio ovattato e acquatico dove entra, spezzandolo, la parola che esce dal tempo, la parola/suono mobile, veloce, penetrante? Vedo che sto spostandomi verso quello che sarà il mio intervento, tra questi svariati sul tema del silenzio, che quando sarà pubblicato mi impedirà di parlare da esterna, mi chiederà silenzio. È meglio allora ch’io taccia già da ora
Appuntamento a Milano, con Accademia del silenzio
Etichette: accademia del silenzio, duccio demetrio, libreria dei ragazzi, milano, nicoletta polla-mattiot, via tadinoAPPUNTAMENTO ALLA LIBRERIA DEI RAGAZZI DI VIA TADINO
Mercoledì 23 gennaio, ore 17.00 | Via Tadino 53, Milano Incontro per adulti PRESENTAZIONE DEL CORSO “I linguaggi DEL SILENZIO” a cura di Accademia del silenzioDa un progetto dell’Accademia del Silenzio, un primo incontro d’introduzione al percorso che verrà proposto nel mese di febbraio e avrà lo scopo di accrescere la cultura del silenzio nel contesto pedagogico: Duccio Demetrio, direttore scientifico della Libera università dell'Autobiografia e fondatore di Accademia de Silenzio, Nicoletta Polla-Mattiot, giornalista e fondatrice di Accademia del Silenzio ed Emanuela Mancino – ricercatrice presso l’Università Milano Bicocca e docente della Libreria Università dell’Autobiografia di Anghiari – presenteranno la sperimentazione del “linguaggio del silenzio”, delle pause, del giusto tono, dell’alternanza di ascolto e comunicazione, come strumento di dialogo, di reale integrazione e comprensione reciproca, e come percorso di relazione. Ingresso libero e gratuito! GLI INCONTRI 14 febbraio: Ci si può educare al silenzio? Il silenzio è educativo? E noi adulti che cosa sappiamo delle tante, antiche culture del silenzio?Questi gli argomenti della conversazione con Duccio Demetrio. Ingresso: 5 euro // 21 febbraio: La ricerca del silenzio nelle pratiche di meditazione può diventare esperienza di apprendimento per generare nuove forme di conoscenza, di concentrazione, di pensiero. Con Giampiero Comolli percorreremo la ricerca del silenzio nelle sue motivazioni e pratiche. Ingresso: 5 euro // 28 febbraio: Ci sono momenti in cui è utile e importante dar voce al silenzio: è allora che la sospensione dal rumore, dal consueto, dalla parola crea l'occasione per scoprire le emozioni più autentiche e l'opportunità per comunicare diversamente. In sette oasi di sosta, sull'orizzonte del silenzio, con Nicoletta Polla-Mattiot. Ingresso: 5 euro // Responsabile scientifico del progetto: Emanuela Mancino, università di Milano-Bicocca
Letture di viaggio... prima della fine del mondo
Etichette: la stampa, libri, mimesis, Nicolettta Polla-Mattiot, pause, silenzioLa recensione delle Pause (Mimesis) sulla Stampa
Consigli di lettura del mese di dicembre Libri per viaggiatori di Irene Cabiati irene.cabiati@lastampa.itESPLORATORI DEL SILENZIO Un tecnico e una filosofa come guide per un viaggio nel silenzio. Lui, Sergio Cingolani, è un esperto di acustica ambientale e architettonica e, fra l’altro, ha esplorato il silenzio monastico e l’acustica dei luoghi di culto. Lei, Nicoletta Polla-Mattiot, giornalista e saggista, è curatrice del Festival del Silenzio ed è cofondatrice, insieme con Duccio Demetrio, dell’Accademia del Silenzio. Il presupposto è il frastuono di voci e di rumori a cui siamo sottoposti in maniera così sistematica da non riuscire, talvolta, a sopportare le pause fra un rumore e l’altro. E’ un viaggio appassionante perché non ha una meta precisa, ciascuno può scegliere il proprio approdo. Potrebbe essere la consapevolezza: ci aiuta a capire chi siamo e che tipo di relazione riusciamo a instaurare con l’ambiente e con le persone. Condizioni indispensabili per viaggiatori-esploratori. Il tecnico racconta il rumore. Quel gigante invisibile che ci imprigiona con il suo bozzolo di decibel intessuto di voci e di strumenti. Capita che per liberarcene, per uscire dal frastuono e imporre la nostra presenza, urliamo più forte. «Oggi – scrive Cingolani - sembra che la ricerca del rumore sia il sostituto di una mancanza di presenza e di partecipazione con la quale si tende a superare l’angoscia della morte». Morire è anche non riuscire a farsi ascoltare, morire è anche non riuscire ad ascoltare le vibrazioni del silenzio. In viaggio con Cingolani entriamo nel corpo per perlustrare il sistema fonatorio, voliamo nello spazio a caccia di voci primordiali, saliamo e scendiamole scale di decibel, visitiamo i luoghi del silenzio dai monasteri alle sale di registrazione ai deserti, al bagno penale della Cayenna , sfioriamo le pagine dei libri e i depliant di amene località turistiche fino al confronto con l’arte che si espone. È muta ma riesce a far scaturire le voci dell’anima. Scopriamo che il silenzio assoluto non esiste e che forse quello che più ci attrae e ci atterrisce è il silenzio di Dio: non ne conosciamo il suono ma ad esso attribuiamo sonore lezioni di vita. Alla fine di questa esplorazione sembra di non aver raggiunto alcuna meta. La domanda fondamentale è : dove vogliamo andare? Ci aiuta a scoprirlo Nicoletta Polla Mattiot. Accompagnati dal pensiero di poeti, scrittori e filosofi, percorriamo un itinerario di sette tappe, le Pause, un percorso di avvicinamento non al silenzio perfetto «che non appartiene all’esperienza umana» ma al riconoscimento della qualità del silenzio( il silenzio ovattato e il silenzio di ghiaccio, il silenzio sottile e il muro di silenzio) e agli effetti che produce. Sono i passi necessari per arrivare alla meta più ardita, l’ascolto, l’esercizio più difficile perchè impone il confronto con se stessi e con gli altri. L’autrice suggerisce di imparare a «raccogliere» perchè «esistono qualità diverse del silenzio da cogliere» e raccogliere silenzi significa esercitare la percezione dei cinque sensi: quindi l’odore, la forma, il colore, il suono, il sapore del silenzio. Imparare a dire ma soprattutto a tacere per riconoscere il valore della detonazione delle emozioni. Imparare a sopportare i dolori, quelli che ci fanno restare senza parole, il più insopportabile dei quali non è la morte ma la perdita di identità. PAUSE. SETTE OASI DI SOSTA SULL’ORIZZONTE DEL SILENZIO di Nicoletta Polla Mattiot, Mimesis, 4,90 euro PER UNA STORIA DEL SILENZIO di Stefano Cingolani, Mursia, 154 pagine,11 euro Letture di viaggio... prima della fine del mondo