Guardare in faccia il silenzio fa piangere?
Così sembrerebbe a vedere i ritratti di chi ha partecipato - spettatore/attore - alla performance di Marina Abramovic al Moma. Lei seduta a un tavolo, guarda ed è guardata. Ti siedi lì, di fronte, zitta zitto, e il niente il vuoto la pausa senza parole disegna sul volto il suo linguaggio muto.
Come quel pittore che riempiva tele bianche, dipingendo il mare con il mare (ah, il baricco della prima ora...), l'assenza ritrova il tempo che scorre nelle lacrime. Queste facce sono il ritratto nascosto in soffitta di tanti quotidiani parlatori, il Dorian Gray che tace al posto nostro, che l'arte fa dirompere per pochi minuti, sfondando il reale, in primo piano
Per guardare tutta la galleria, l'imperdibile blog Marina Made Me Cry.
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