Staging Silence

. giovedì 17 febbraio 2011

Chi capitasse in quel di Washington, all'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden presso lo Smithsonian Institution, ha l'occasione di (ri)vedere (si è appena conclusa "la sua presenza" all'Hangar Bicocca a Terre Vulnerabili 1/IV) un'artista che lavora molto con il silenzio: Hans Op de Beeck



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"...
Il suo lavoro s’incentra prevalentemente sul concetto di distacco e perdita dell’Io che contraddistingue l’uomo post-moderno.
L’artista ricostruisce scene e contesti urbani e domestici, contemporanei e immaginari, situazioni e personaggi che risultano fortemente familiari allo spettatore. le ambientazioni riprendono sia angoli isolati, specialmente dedicati alla riflessione, che spazi affollati, talvolta popolati da insoliti personaggi. Il lavoro di Hans vuole fare luce sulle nostre vite odierne, sui sogni, le ambizioni e sulle percezioni del tempo, dello spazio e di noi stessi.
Il linguaggio visivo di Hans Op de Beeck è spesso silente e riservato e allo stesso tempo serio e ironico nel porsi domande che non trovano risposta."

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