le parole dentro a un buco

. domenica 26 giugno 2011

Un buco di silenzio, dentro cui precipita una madre, trascinando a poco a poco sua figlia. Una madre bellissima che suonava meravigliosamente il flauto e che adesso non esce di casa, non parla e fotografa buchi, di tutte le dimensioni, ovunque li trovi, dall'emmental alle tarme nel tavolo. Polaroid dell'abisso dentro cui è caduta e che protegge col silenzio.
E la figlia? Impara a tacere perché... "la mia voce sporgeva vergognosamente sul suo silenzio. (...) Non lo capiva nessuno che sono le parole che sono contrarie alla vita, ti nascono in testa, te le covi in gola, e poi in un attimo ci spargi sopra la voce e le uccidi per sempre. La lingua è un crematorio incosciente che vuole condividere e invece distrugge, come le dita-lame di Edward mani-di-forbice, che se accarezza taglia la faccia". Dal bel libro di Viola Di Grado "Settanta acrilico trenta lana", edizioni e/o

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