A Brera un appuntamento con arte e silenzio

. martedì 25 febbraio 2014
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ABITARE IL SILENZIO_SPAZI, LUOGHI, DERIVE. immagini e visioni
Nicoletta Polla-Mattiot Vediamo quello che sentiamo. La soglia sinestesica del silenzio
mercoledì 5 marzo 2014, ore 14 - ex chiesa S. Carpoforo, via Formentini, 10
Nicoletta Polla-Mattiot, giornalista e saggista. Lavora sul silenzio come strumento e tecnica di comunicazione dall’88, con attività di ricerca e didattica. Ha scritto, fra l’altro: Le funzioni comunicative del silenzio (Vichiana, 1990), Riscoprire il silenzio (Baldini&Castoldi, 2004), Il paradosso del silenzio (Il Poligrafo, 2009), Pause (Mimesis, 2012). Ha fondato con Duccio Demetrio l’Accademia del silenzio.

Abitare il silenzio  Progetto di ricerca e produzione dell'Accademia di Brera per l' anno accademico 2013-14, a cura dei docenti: Chiara Giorgetti, Renato Galbusera, Margherita Labbe,  (Scuole di Grafica d’Arte e Pittura) e dal poeta Stefano Raimondi. Il workshop ospita quattro incontri con esponenti dell'Accademia del silenzio. Nata con i laboratori di Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot ad Anghiari, è oggi un movimento d'importanza nazionale, che promuove esperienze di meditazione e d'indagine autobiografica, con l'obiettivo di diffondere la cultura della riconquista di spazi e tempi vitali al pensiero speculativo per mezzo di pratiche accessibili a tutti. http://www.lua.it/accademiasilenzio/info/  
 ingresso libero
Calendario degli incontri presso l'ex chiesa di S. Carpoforo
Nicoletta Polla-Mattiot    5 marzo, ore 14.00
Stefano Raimondi         17 marzo, ore 10.30
Emanuela Mancino       19 marzo, ore 14.00
Duccio Demetrio           27 marzo, ore 14.00
Il progetto di dar vita a un’Accademia del silenzio nel territorio di Anghiari (Ar), uno dei borghi più belli d’Europa, nasce come conseguenza dell’esperienza più che decennale qui dedicata alla cultura della memoria e della scrittura autobiografica. L’Associazione no profit, che ne è stata la promotrice, distinguendosi nel diffondere una sensibilità per questi temi, è la Libera Università dell’Autobiografia, con sede nel borgo medioevale. Tale ente conta ormai più di mille associati e organizza seminari, convegni di studio, laboratori, gruppi di ricerca, accomunati dall’obiettivo di studiare le forme dello scrivere autobiografico e di educare ad esse. I luoghi in cui si svolgono le attività , dove gli scrittori e le scrittrici di ogni età si ritrovano in silenzio, sono particolarmente propizi per vivere momenti di raccoglimento interiore. http://www.lua.it/accademiasilenzio

Una scuola di pedagogia del silenzio

. giovedì 30 gennaio 2014
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Una nuova proposta dall'Accademia del Silenzio, nella località di San Leo, in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari: la Scuola di Pedagogia del Silenzio
Un'esperienza di fine estate per esperti in educazione alla cultura e alle pratiche del silenzio.

SAN LEO ( Rimini) 27-30 agosto 2013

Accademia del silenzio propone nell’ anno 2014 la Prima edizione estiva della Scuola di pedagogia del silenzio, nel borgo medioevale di San Leo, in collaborazione con la Libera Università dell’ Autobiografia di Anghiari. La Scuola si prefigge la formazione di Esperti in educazione alla cultura e alle pratiche del silenzio, per una loro diffusione nel mondo della scuola, nelle comunità sociali e locali, nella vita personale e di relazione. 

Il suo intento è di valorizzare l’ importanza del silenzio per il benessere psicologico, per la creazione di momenti di condivisione non solo dedicati alla parola, per il miglioramento delle consuetudini e degli atteggiamenti mediante i quali ci rapportiamo alle bellezze artistiche, naturalistiche e del paesaggio. Momenti inoltre volti ad accrescere, a consolidare, a riscoprire l’ amore per la lettura, la scrittura, la poesia, la meditazione, il senso estetico, il rispetto per la natura, l’ ascolto musicale e delle voci umane. La Scuola intende pertanto proporsi come luogo nel quale, in una realtà di straordinario fascino ambientale, i partecipanti potranno vivere e sperimentare, sia individualmente che insieme, momenti di apprendimento, di conoscenza di sé, di narrazione reciproca, attraverso lezioni, laboratori, escursioni in cammino diurne e notturne tra le colline circostanti. Al fine di saperli riproporre nei loro luoghi di vita, di impegno sociale ed educativo, di lavoro, nonché negli ambiti più diversi nei quali il predominio del rumore turbi e comprometta la crescita della nostra vita interiore.
PROGRAMMA
27 agosto

Ore 15 Saluti di benvenuto del sindaco di San Leo Mauro Guerra e
del prof. Roberto Farnè Università degli studi di Bologna, sede di Rimini Presentazione della Scuola e dei partecipanti
Ore 16 Laboratorio di scrittura e di filosofia del silenzio con Duccio Demetrio
Ore 18 Laboratorio di meditazione con Giampiero Comolli
Ore 21, 30 Scrivere in cammino vagando tra le campagne di San Leo
con Duccio Demetrio

28 agosto

Ore 9 Laboratorio di meditazione con Giampiero Comolli
Ore 11 Il silenzio: tra sociologia e poesia: con Gianni Gasparini
Ore 15 Laboratorio di poesia con Stefano Raimondi
Ore 21 Musica e silenzio: concerto pianistico con Emanuele Ferrari aperto a tutta la cittadinanza
29 agosto

Ore 9 – 13 I silenzi nel cinema: con Emanuela Mancino
Ore 15 Incontro con Nicoletta Polla- Mattiot: comunicare il silenzio
Ore 18 Dinanzi ai paesaggi del silenzio: cercarli e riconoscerli con Raffaele Milani e Rosita Copioli
Ore 21 Serata pubblica di poesia con Angelo Andreotti e Stefano Raimondi, letture di Mariagrazia Comunale, vagabondaggi poetici

30 agosto

Ore 9 Marco Ermentini : Le città per il silenzio e le “timidezze” dell’ architettura
Ore 11 Incontro con Antonio Ria: Fotografare il silenzio
Ore 14- 16 Commiato e progetti di promozione della cultura del silenzio, sperimentazioni e appuntamenti.

Tutor Benedetta Gambacorti – segreteria organizzativa Renato Li Vigni

segreteria@lua.it  tel. 0575 788847
 

Il silenzio è un'arte dello spirito

. domenica 29 dicembre 2013
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Il silenzio secondo Emiliano Antenucci e Maria Gloria Riva, in un libro appena pubblicato da SanPaolo editore.
Si tratta di un 'pellegrinaggio' alle sorgenti del silenzio per capire l'essenziale: il silenzio è un dono di Dio, non lo si 'acquista' e neppure lo si 'conquista', ma lo si riceve in dono. 
Bisogna, però, desiderarlo e accoglierlo in cuore umile e povero, pieno di stupore. 
Per 'insegnare' il silenzio, è stato scelto un suggestivo percorso attraverso l'arte di un mistico: il beato Angelico. Conducendo dolcemente il lettore a contemplare gli affreschi del convento domenicano di San Marco in Firenze, suor Gloria Riva lo aiuta a cogliere la bellezza spirituale degli affreschi, così da fare un vero incontro con il mistero del Verbo incarnato. 
Ad ogni passo, ad ogni sosta contemplativa, si inserisce la voce silenziosa di fra' Emiliano, che aiuta a far luce dentro il cuore e a stare con semplicità e sincerità davanti al Signore.

" (Dalla Prefazione di Madre Anna Maria Cànopi osb)

Perle televisive

. domenica 15 dicembre 2013
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Una piccola perla televisiva, dedicata al silenzio. Sono "Ten minute tales", Una storia in dieci minuti, 11 cortometraggi realizzati dai produttori più premiati ai Bafta e agli Emmy, scritti e diretti dai maggiori talenti della scena culturale anglosassone.
In un mondo sempre più immerso nel frastuono, qual è il valore del silenzio?
Prova ad esplorarlo, a partire da lunedì 23 dicembre, alle ore 21, LaEffe, al canale 50 del digitale terrestre.
Una serie di piccoli brevi racconti "muti" e pieni di emozioni, che dimostrano come si può ascoltare con gli occhi, narrare senza parole, capire e capirsi senza fare rumore.
La nostra preferita?
"Statuesque" di Neil Gaiman. Un uomo passa le sue giornate a guardare le statue viventi in strada. Un giorno si innamora di una di esse, ma diviene a sua volta l'oggetto d'amore di un'altra statua che lo guarda guardare la sua amata...

Silenzio e pause a Il posto delle parole

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Alla trasmissione di Livio Partiti, una conversazione su "Pause" (ed. Mimesis)
http://ilpostodelleparole.typepad.com/blog/2013/12/nicoletta-polla-mattiot.html


SETTE OASI DI SOSTA, SULL’ORIZZONTE DEL SILENZIO

Ci sono momenti in cui le parole non bastano. A volte sono troppo strette per contenere quello che si prova, immensamente più bello o drammaticamente più brutto rispetto a quanto si può esprimere. A volte sono troppo statiche per seguire i mutamenti improvvisi dell’animo, la rapidità dei pensieri. Si ammutolisce per amore, meraviglia, rimpianto, perdita, indignazione, passione... Sono questi i momenti in cui lasciar parlare il silenzio e ascoltare fra le pieghe dell’inespresso. Ci si affaccia a un confine, a una soglia, quel “mentre”, quell’attimo di sospensione (dal rumore, dall’abitudine a dire) in cui tutto può succedere e il silenzio può diventare scoperta, scelta comunicativa e azione, non del fare, dell’essere. Pronti a partire per un viaggio in cui contano soprattutto le fermate, e con insoliti compagni di avventura… 




A San Leo, le città del silenzio

. mercoledì 27 novembre 2013
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Un appuntamento al Palazzo Mediceo, nella sala del teatro,, con Accademia del Silenzio e i suoi docenti


Giornata di studi
a cura di Duccio Demetrio  e Raffaele Milani

ore 10.00
Saluti delle Autorità
Mauro Guerra, Sindaco di San Leo

Luigi Guerra, Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Università di Bologna

Roberto Farnè, Vicedirettore del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita, Università di Bologna, sede di Rimini

Duccio Demetrio, Direttore della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari

Riccardo La Ferla, Sindaco di Anghiari

ore 10.15
Presiede  Roberto Farnè
Introduzione di Raffaele Milani, Laboratorio di ricerca sulle città, Istituto di Studi Superiori, Università di Bologna,
Il silenzio delle città, tra globalizzazione e multilocalismo. 
Ricadute socioeconomiche

ore 10.30
Giorgio Zanetti, Università di Modena Reggio,
Antropologia poetica delle Città del silenzio

ore 11.15
Pietro Laureano, Unesco,
Le città del silenzio in architettura

ore 12.00
Pausa

ore 12.15
Duccio Demetrio, già professore ordinario di filosofia 
dell' educazione all' Università degli studi di Milano-Bicocca,
Il silenzio come filosofia e stile di vita

ore 13.00
Conversazione con gli intervenuti

ore 13.30
Buffet offerto dal Comune di San Leo

ore 15.00
Presiede Giovanni Matteucci, Direttore del  Dipartimento di Scienze per la qualità della vita, Università di Bologna,

Umberto Piersanti, scrittore e poeta,
Quel cammino solitario sulle Cesane....

ore 15.45
Nicoletta Polla-Mattiot, giornalista,
La conquista mite  del silenzio

ore 16.30
Emanuele Ferrari, Università degli studi di Milano-Bicocca 
e pianista,
Ascoltare il silenzio. Un viaggio nei silenzi della  musica

ore 17.15
Conversazione con gli intervenuti
San Leo centro storico
Palazzo Mediceo, sala del teatro

In mezzo alle parole, c'è spazio per "Pause"

. sabato 12 ottobre 2013
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Quando sono importanti le parole? Quanto comunica il silenzio? Alla X edizione del Festival di Letteratura "I luoghi delle parole" la presentazione del libro "Pause. Sette oasi di sosta sull'orizzonte del silenzio" edito da Mimesis, nella collana i Taccuini di Accademia del silenzio.



Fotografare il silenzio, fotografare il rumore

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20 ottobre – 31 ottobre 2013
CITTA’ DEL RUMORE, CITTA’ DEL SILENZIO
Mostra a cura di Gigliola Foschi, stampe a cura Afi. 
In collaborazione con Accademia del Silenzio, fondata da 
Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot 
Villa MontevecchioVia Lazzaretto – Ingresso carrabile – Samarate (Va)
Orari di visita: dal lunedi al venerdi 10-12 / sabato e domenica 15-18 

Inaugurazione: 20 ottobre 2013 ore 11
infotel: 0331 720101


I 5 sensi del silenzio

. domenica 6 ottobre 2013
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A SCUOLA DI SILENZIO
DAL 15 OTTOBRE A MILANO

A cura dell’Accademia del silenzio, 
fondata da Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot
Un percorso attraverso i “5 sensi più due” per imparare ad ascoltare, a meditare, a scrivere, leggere, a guardare, ad assaporare, toccare ed abitare il silenzio.
Accademia del Silenzio e Libreria dei Ragazzi tornano a collaborare per offrire un ciclo di incontri di formazione rivolti ad insegnanti o a persone interessate a sperimentare e diffondere la cultura del silenzio.
Responsabile scientifico del progetto: Emanuela Mancino, università di Milano-Bicocca


Il programma:

Martedì 15 ottobre
Vista: lo sguardo in ascolto.
Esercizi per imparare a guardare in silenzio.
A cura di Emanuela Mancino 


Farsi sottili nello sguardo è arte discreta, delicata, difficile. Abituati a spiare, scoprire, indagare e quotidianamente immersi nel mondo della visibilità degli altri e di noi stessi, poco sappiamo abitare gli spazi della sottrazione, del “privato”, di ciò che arretra. Imparare a guardare in silenzio vorrà dire allora apprendere a trattenere, a mantenere (tenere per mano) lo sguardo per osservarlo con calma. Ci si accorgerà dei nostri stili di contatto – non solo visivo – con gli altri e con noi stessi, ci si avvicinerà alla calma di uno sguardo lento, che si prende cura di ciò che contempla ed insieme di chi guarda. Nella relazione, soprattutto educativa, lo sguardo che sa prendersi tempo permette lo sviluppo di uno scambio che altrimenti incontrerebbe scorciatoie rischiose, rifugi rassicuranti, e scenari “già visti”. Lo sguardo in ascolto sarà allora una pratica di incontro lento con l’altro, recuperando quel che scrive Saramago in Cecità: “Non si può mai sapere in anticipo di cosa siano capaci le persone, bisogna aspettare, dar tempo al tempo, è il tempo che comanda, il tempo è il compagno che sta giocando di fronte a noi, e ha in mano tutte le carte del mazzo, a noi ci tocca inventarci le briscole con la vita, la nostra”.
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Martedì 22 ottobre
Memorie sensoriali ritrovate con il sesto senso della scrittura
A cura di Duccio Demetrio 


Un laboratorio di scrittura dei ricordi sensoriali per insegnanti e non, dedicato alle proprie prime esperienze in contatto con la natura, gli animali, le piante, i paesaggi... cui seguiranno suggerimenti didattici trasferibili a bambini, ragazzi, figli o nipoti al fine di costruire con loro brevi "green autobiography".
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Martedì 29 ottobre
Ascolto: ascoltando il silenzio gentile.
Esercizi di meditazione sui suoni sommessi
A cura di Giampiero Comolli 


La concentrazione prolungata sui piccoli rumori che si possono sempre udire intorno a noi e anche dentro di noi, quando tutto tace, è una forma di meditazione accessibile a tutti. Questo stato di pura attenzione nei confronti dei suoni dimenticati può essere insegnato anche a bambini e adolescenti, grazie a piacevoli esercizi. Ma l’ascolto profondo del silenzio sottile, pur nella sua semplicità, permette di raggiungere una nuova consapevolezza di sé e del proprio intorno: uno stato di benessere segnato dalla calma amorevole e dalla lucidità.
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Martedì 5 novembre
Tatto: parole toccate/sfiorate dal silenzio
A cura di Stefano Raimondi 


Ci sono parole di passo altre che fanno passare. Parole cercate dal silenzio e altre solamente sfiorate dalla sua presenza. Ci sono frasi che portano all´abbraccio altre che tolgono dalle lotte. Qui le parole sono dei corpi che si fanno sfiorare e raccontare dalla loro stessa (e con la loro stessa) fisicità, dal mondo dell´espressione, come dalla visionarietà dell´immaginazione.
Quali sono le "parole toccate dal silenzio"? Che aspetto e che posture hanno le parole "sfiorate dal silenzio"?
In questo procedere per "pensiero" ed "emozione", la ricerca dei luoghi di decantazione di tali parole, si concretizzano in quello spazio impossibile /incredibile della poesia, lasciando che la sua ospitalità diventi silenziosa e totale: evidente. La parola poetica quindi come mediazione e strumento, per sentire come l´efficacia del silenzio si possa rivelare come una concretezza del senso e della percezione di sé stessi, sia nel mondo che ci circonda, sia nella storie che lo formano e lo narrano/cantano. Una parte teorica sarà seguita da una parte pratica dove, l´osservazione diretta delle parole scelte e trascelte dal silenzio, possa diventare segno e graphia di una testimonianza. "E mi sfiorò il mantello e capii che ....."
.....................

Martedì 12 novembre
Spazio
A cura di Marco Ermentini 


Come si fa a vedere il silenzio con gli occhi? Certo non è facile ma forse abbiamo qualche indizio. Conoscere i luoghi con calma, con pazienza con un atteggiamento di benevolenza e pietà è già un buon inizio. Osservare attentamente i particolari, le caratteristiche, la materia, la sua stratificazione, i degradi, i segni del tempo, i varchi d’incertezza. Conoscerne la storia, il racconto del tempo trascorso, le vicende delle persone che l´hanno costruito e abitato. Toccare le superfici, rendersi conto delle loro caratteristiche, dell´aspetto esteriore, del colore. Percepire i profumi, gli odori e i sapori. Osservare la flora e la fauna che è presente. Ascoltare il vento, le correnti d´aria. Sentire i suoni, i rumori, interni ed esterni. Fare attenzione ai rapporti fra tutte le cose e utilizzare l´immaginazione e la fantasia che sono gli organi mediante cui vediamo le cose come sono. Insomma il segreto è semplice: saper ascoltare il luogo senza giudicare, lasciando essere, mettersi in sintonia, creare una nuova alleanza, una simpatia fatta di amicizia, di pietà e confidenza. Solo così potremo cercare di vedere il silenzio con gli occhi e riconciliarci finalmente con il mondo.
.....................

Martedì 19 novembre
Gusto e olfatto: bocca che tace, ascolta e assaggia.
Fiori che parlano e profumi del silenzio
A cura di Nicoletta Polla-Mattiot 


Dopo che le cose si sono rotte o disperse, l’odore e il sapore restano per tanto tempo, come anime, minuscole e quasi impalpabili gocce della loro essenza, l’edificio immenso della memoria”. Un itinerario sinestesico del silenzio, usando gusto e olfatto come mnemagoghi (suscitatori di memorie) come insegna Primo Levi. Ascoltando i suoni scarlatti delle rose di Emily Dickinson, i sussurri aromatici dei limoni di Eugenio Montale, il ribollire sordo del latte di Proust... Senza mai correre il rischio, da cui ci mette in guardia Arthur Schnitzler, che in “tanto fiorire e spandere profumi, (l´anima) languisca per troppa solitudine”.
.................

Il corso prevede un incontro primaverile in data e luogo che verranno comunicati in seguito, per un’esperienza di “silenzio e natura”. In tale occasione verrà presentano inoltre il programma estivo di Accademia del Silenzio.




DATE del corso: 15-22-29 ottobre e 5-12-19 novembre 2013
POSTI DISPONIBILI: fino ad esaurimento posti
ORARIO: Ore 17.00
COSTO per partecipante: 60 Euro Iva inclusa

Per INFORMAZIONI e ISCRIZIONI:
La Libreria dei Ragazzi,
Via Tadino 53 - MILANO
Tel. 02.29533555 – info@lalibreriadeiragazzi.it - 
<www.lalibreriadeiragazzi.it>

Amore e silenzio, sentimenti e segreti

. martedì 10 settembre 2013
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Su D di Repubblica, l'intervista di Nicoletta Polla-Mattiot, fondatrice con Duccio Demetrio di Accademia del Silenzio, a Pedro Zarraluki, autore di "Storia del silenzio" (Neri Pozza)

I sentimenti si nutrono di segreti. Si tace perché la passione possa sopravvivere e dirsi tutto è il tradimento più imperdonabile. Per questo scrivere una storia d’amore significa scrivere una Storia del silenzio.
Che Pedro Zarraluki, il raffinato, ironico romanziere catalano vincitore del Premio Nadal, abbia un’idea a dir poco anticonvenzionale dei rapporti di coppia, è stato facile da capire appena avuto in mano il suo libro (in uscita da Neri Pozza il 19 settembre). Però che il principio dell’attrazione sia l’occultamento e che ci siano misteri inutili, e rischiosi, da scoprire, capovolge la logica della confidenza e sottende una visione degli affetti dove crudeltà e tenerezza sono inseparabili. Per «toccarsi, accarezzarsi, incollarsi pelle a pelle», occorre restare intimi sconosciuti. Ignorarsi un po’, stare vicinissimi e distanti. «Io non ti nascondo niente, evito semplicemente di dirtelo», dichiara candida Irene, la protagonista del libro. Zarraluki fa decretare ai suoi personaggi l’impossibilità di essere sinceri, perché «più passa il tempo più occorre nascondere, per poter stare insieme».
Come fondatrice di un’Accademia del silenzio, una scuola dove si insegna che tacere è un’efficace, potente forma di comunicazione, non potevo che raccogliere la sfida di incontrare lo scrittore. Io, fermamente convinta che il silenzio possa essere studiato, “tradotto” e condiviso, lui indolentemente persuaso che il pericolo è conoscersi. Così, in una Barcellona chiassosa e divertita, inizia questa partita a scacchi sul silenzio e l’amore.

Zarraluki, perché rinunciare in partenza a costruire una relazione limpida e senza reticenze, fra un uomo e una donna?
«Nella mia generazione (sono nato nel ’54), da giovani avevamo il vizio di dirci sempre la verità. Quell’abitudine provocava tremendi litigi, che ricordo quasi con tenerezza. Questo mi ha insegnato a perdonare. Tuttavia in una coppia dirsi tutto è impossibile. E inutile. Spesso noi stessi non comprendiamo ciò che ci succede. A che serve confessare al partner che stai soffrendo di tristezza post coitum, se tutto è andato alla perfezione? Può risultare aggressivo. Quando la mia compagna resta assorta davanti a una finestra, se le chiedessi a cosa sta pensando, avrei la sensazione di farle violenza».

Si condivide una vita quotidiana, una casa, un letto, ma si deve saper chiudere gli occhi. C’è un’eco del Memoriale del convento di Saramago, in queste parole, con Blimunda l’indovina che legge il cuore attraverso la pelle e, come estremo atto d’amore, non rivolgerà mai la sua vista acuta e veggente sullo sposo per non saperne i segreti.
«Sì, le coppie che si conoscono troppo finiscono col disprezzarsi. Di certo è più interessante dare al partner l’impressione di avere un lato nascosto, un mondo interiore inaccessibile e appassionante... Nonostante questo non sia vero».

Sorride Pedro Zarraluki, quando fa le affermazioni più terribili le stempera con garbata, ma sempre tagliente, ironia («La vita è una tragicommedia, non trova? Ci si salva solo con l’umorismo»). Così non sai se ridere quando, mentre cerchi una risposta, è lui a incalzare con le domande: «Il silenzio può essere fondo e profondo come un pozzo? Si sta comodi dentro un pozzo? Possiamo dire che il silenzio più insopportabile sia non ricevere notizie dalla persona amata?».
Spostiamo per un attimo il campo di gioco. Grande protagonista della Storia del silenzio è il tempo: i suoi personaggi sembrano avere a disposizione tutto il giorno per annoiarsi e non far niente. Scelta controcorrente, in una società che corre sempre...
«Un mio amico dice che non bisogna mai interrompere i bambini imbambolati, con lo sguardo perso verso l’infinito. È in quel momento che stanno affrontando la vita e diventando grandi. A volte io mi rinchiudo a scrivere nella mia casa al mare. Il rituale è sempre lo stesso: il primo giorno mi viene un attacco d’ansia. Allora vado dal medico del paese, che mi fa fare quattro chiacchiere e mi prescrive dei calmanti. A partire dal secondo giorno va tutto alla perfezione. Rallentare non è facile».

Torniamo ai rapporti di coppia. Il suo romanzo è il racconto di una grande, complicata storia d’amore, dove i due protagonisti decidono di scrivere insieme un libro sul silenzio, per condividere un progetto e anche uscire da un momento di crisi, economica, personale e sentimentale. Lei sembra dare per scontato il tradimento fra due persone che stanno insieme da tanto.
«Non sono d’accordo nel definire tradimento l’infedeltà. Spesso nasce dallo sconcerto, addirittura dalla disperazione. Non sempre è un piacere».

E non sarebbe evitabile?
(Silenzio).

Riproviamo: chi tradisce di più, gli uomini o le donne?
«Diciamo che le donne sono più complesse. E sono così meravigliosamente inafferrabili!».

Pare che i “non detti” siano la cifra del linguaggio femminile.
«Affidare la seduzione alla parola solitamente non dà buoni risultati! Di fatto, quando gli amanti si baciano, sigillano le labbra. Se una coppia riesce a restare in silenzio senza sentirsi a disagio, ha raggiunto la stabilità».

Forse è il momento per la più classica delle domande: lei c’è mai riuscito? Quanto c’è della sua vita nel romanzo?
«Tutti quelli che appaiono nella Storia del silenzio sono ritratti di miei amici. Anche Irene, la protagonista, è una riproduzione abbastanza fedele della mia compagna. È una donna con un forte senso dell’umorismo, visto che, nonostante tutto, continua a stare con me».

E lei ha più bisogno o più paura del silenzio?
«Credo mi abbia appena regalato un ottimo tema per un nuovo romanzo!».

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per le cartoline del silenzio:
Due mani non bastano (www.duemaninonbastano.it)
Studio Camuffo (www.studiocamuffo.com)
Studio Labo (www.studiolabo.it)
Civico 13 (www.civico13.it)
Happycentro+sintetik (www.hs-studio.it)
Signaletic (www.signaletic.it)
Delineo Design (www.delineodesign.it)
Joe Velluto (www.joevelluto.it)
Elyron (www.elyron.it)