Hélène Grimaud, pianista celebrata dalla vita complicata e avventurosa, definisce la musica estensione del silenzio. Senza silenzio sarebbe solo rumore. Così, del resto, ha intitolato il suo bellissimo volume sulla musica del Novecento Alex Ross: The rest is noise, Il resto è rumore (tradotto da Andrea Silvestri, Milano 2009).
La morte del silenzio?
Etichette: digitale, educazione, morte, statisticheOggi sul Corriere della Sera articolo in pagina culturale di Vittorino Andreoli: La perdita dei sensi della digital generation. Interessante e anche un po' angosciante: a un certo punto si parla della perdita dei sensi di questa generazione educata al e dal digitale. Innanzitutto il tatto, poi l'udito. Cito
L'udito è ormai continuamente stimolato in modo particolare dalla musica, ma anche dalle parole e dai rumori. Tant'è che si può dichiarare morto il silenzio di questa generazione
Posizione estrema, che nella generalizzazione si smentisce da sola. Dichiarare la morte di qualcosa (del libro, del romanzo, dei valori) può servire solo a suonare un campanello d'allarme, mai a descrivere una dinamica reale. Per fortuna. Anche nel caso del silenzio dichiarato morto per la generazione digitale, dovremmo aggiungere, perché possa avere una parvenza di verità: per la generazione digitale che vive nelle società opulente, nei grandi conglomerati urbani, con educazione familiare e scolastica a livello zero e ancora altre limitazioni. Arrivando così a una percentuale abbastanza bassa, che indicherebbe, ecco il punto, solo una tendenza, per nulla maggioritaria. Non per questo meno pericolosa certo, ma tale da essere fermata e messa in un angolo dalla capacità vitale di silenzio della gran parte di questa generazione, che potremmo definire senz'altro diversamente digitale.
chi vuole rispondere?
Etichette: comunicazione, questionario, silenzio, tacere, universitàOggi si è parlato di silenzio in Bicocca. Un'ora e mezza di lezione, un'ora e mezza di parole per raccontare come il silenzio può diventare uno "strumento di comunicazione". Questo è il questionario che abbiamo proposto a tutti gli studenti. Chiunque si colleghi a questo blog e abbia voglia di farlo, in tutto o in parte, è il benvenuto. Compilate il form con le vostre risposte
Il questionario è disponibile e si può scaricare anche sul sito dell'università
Ho bisogno di silenzio
Etichette: merini, parole, poesia, silenzioHo bisogno di silenzio
come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.
Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina
disorientate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.
Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.
Gli amici veri, pochi, uno ?
sanno ascoltare anche il silenzio,
sanno aspettare, capire.
Chi di parole da me ne ha avute tante
e non ne vuole più,
ha bisogno, come me, di silenzio.
Alda Merini
Un indovinello che ci riguarda
Anonimo poeta dell'Antologia Palatina, dal libro degli indovinelli (XIV 22):
Non parlare, e dirai il mio nome. Devi proprio parlare?
Anche stavolta - miracolo - parlando il mio nome dirai.