Accademia del silenzio

. martedì 28 dicembre 2010
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E’ nata   L’ACCADEMIA DEL SILENZIO
Un nuovo modo di comunicare, un diverso ritmo del vivere
da un’idea di Duccio Demetrio e Nicoletta Polla-Mattiot

ANGHIARI – MILANO – TORINO 
INSIEME PER UN MANIFESTO DEL SILENZIO

Scuola, laboratorio, occasione di confronto, vacanza dal rumore: è nata l’Accademia del silenzio.
-Un luogo dove incontrarsi per condividere esperienze legate al silenzio.
-Uno spazio didattico dove esercitare le risorse terapeutiche e creative del silenzio.
-Una scelta ecologica contro l’inquinamento acustico, ma anche contro l’inquinamento esistenziale.
-Un viaggio di ricerca, che parte da una semplice convinzione: che il silenzio è un’arte, che si può sperimentare, imparare e condividere. E che riscoprire il silenzio significa innanzitutto ricostruire un rapporto diverso con il tempo delle proprie esperienze.

PER PRENDERSI UNA PAUSA DAI SOLITI RITMI, PER RALLENTARE, PER SENTIRE 
NO al rumore.  SI’ all’ascolto
NO all’eccesso verbale. SI’ alla comunicazione
NO alla fretta. SI’ allo slow listening e slow talking

PERCHE’ UN’ACCADEMIA DEL SILENZIO
□ Per diffondere una cultura e un’ecologia del silenzio, del rispetto dei luoghi e delle persone, del piacere di reimparare ad ascoltare: suoni, voci, natura…
□ Per promuovere una “nuova militanza del silenzio” nei consueti luoghi di vita, contro l’inutile rumore
□ Per favorire un approfondimento delle occasioni creative che hanno la necessità del silenzio (pittura, scrittura, meditazione …)
□ Per imparare un “linguaggio del silenzio”, delle pause, del giusto tono, dell’ascolto condiviso
 
PER CHI
□ Per tutti coloro che già amano il silenzio
□ Per tutti coloro che hanno bisogno di rieducarsi al silenzio, anche in relazione a stress emotivi, a disagi esistenziali, a momenti critici
□ Per tutti coloro che hanno bisogno di silenzio per coltivare i loro hobby creativi, dalla scrittura alla lettura, alla riflessione
□ Per quanti vogliano apprendere strumenti di teoria e pratica del silenzio a scopo “professionale” 

LA SCUOLA
L’Accademia offre ai suoi iscritti soggiorni in ambienti agrituristici, nel territorio di Anghiari, manifestazioni artistiche e culturali, incontri con autori e professionisti del silenzio, in spazi comuni e collettivi e in spazi laboratoriali distinti per sezioni (Sezione scrittura e lettura, Sezione grafica e pittorica, Sezione comunicazione e linguaggio, Sezione clinica, Sezione escursionistica, Sezione filosofica/religiosa, Sezione musicale, etc) 

LE ATTIVITA’
La sede principale dei corsi (laboratori e lezioni) è la LIBERA UNIVERSITA’ DI ANGHIARI (www.lua.it), ma l’Accademia dà vita a una serie di iniziative volte a promuovere una cultura del silenzio anche nelle grandi città (i primi appuntamenti previsti: Milano-Torino, maratona del silenzio). Inoltre l’Accademia promuove club del silenzio nelle diverse località di provenienza degli iscritti, gemellaggi con borghi e città italiane interessati a siglare un manifesto del silenzio. 

Il killer delle parole

. mercoledì 22 dicembre 2010
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E' un mestiere spietato e malinconico, quello di un cacciatore sicario che osserva le parole dimenticate, mai ravvivate d'uso e voce, mai più nominate, evocate, cucite in un discorso, e le elimina senza pietà. Lavoro ingrato, da spazzino pre-raccolta differenziata: per sbarcare il lunario questo aggiornatore di vocabolari, ad ogni neologismo che inserisce, deve fare pulizia, fare spazio. Per questo uccide i termini desueti: li rottama senza fare differenze. Le sfumature sono ingombranti... L'agguato del nuovo mette in scacco la memoria spazzandone via le tracce. Sistematizzare è anche perdere. Non poteva che essere Pennac il creatore di una fiaba di tanta crudeltà ironica e vera. L'ha musicata Claudio Ambrosini e va in scena alla Fenice di Venezia.

Sproloqui

. mercoledì 15 dicembre 2010
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Riprendo e pubblico per intero "L'editoriale dei lettori" pubblicato ieri dalla Stampa

Il diluvio della parola

Ormai sproloquiano tutti: politici, conduttori, gente colta e meno colta. In tv, per strada, persino in auto al telefono. Il più delle volte è aria fritta. Viva il silenzio!

di LUCIANO SAVOINO*

Mi sembra che mai come in questi anni si sia diffusa l’epidemia inarrestabile della continua loquela a ruota libera. Parlano tutti, i politici per primi e a ogni occasione, poi i conduttori, gli opinionisti, gli intervistatori, gli intervistati, la gente comune e quella sulla cresta della notorietà, senza distinzione di età, sesso, censo, etnia, idioma, professione, nazionalità. Parlano gli artisti, gli scrittori, i filosofi, la gente di cultura e quella ignorante, gli sportivi, i giornalisti, gli economisti, i poeti, i documentaristi, i perseguitati ed i persecutori, gli ammalati e i loro medici, i criminali e i loro avvocati, gli ergastolani graziati, e così via.
Il boom della parola parlata avviene ovunque: al telefono, in televisione, al bar, per strada, persino in macchina. L’attrazione del microfono supera di gran lunga quella della forza di gravità e scatena un flusso inarrestabile di ciance che i lubrificatissimi ed efficientissimi mezzi di comunicazione si incaricano di diffondere anche ai timpani più periferici e refrattari.
Quest’immane diluvio della parola ripetuta come un’eco senza fine (e che spesso trova conferma e risonanza nello scritto) permea ogni cosa di banalità e di aria fritta, di vuoti concetti, a volte di declamazioni stentoree che nascondono il nulla; non sono altro che esercitazioni ginniche della lingua, di quel muscolo complesso e importantissimo che è nato sostanzialmente come sede del gusto e solo successivamente come mezzo di espressione vocale in sostituzione dei suoni gutturali dei nostri progenitori. Ma questa evoluzione è giustificata alla sola condizione che siano espresse vere e sentite elaborazioni cerebrali e non le prime cose pigre che ronzano impazzite nei nostri meandri cerebrali e ne fuoriescono al solo scopo di gratificare l’udito dell’autore di così tanta saggezza. Viva il silenzio!

* architetto in pensione, 71 anni, Torino

la performance del silenzio

. giovedì 2 dicembre 2010
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Si intitola "Nel tuo sguardo 716 ore, 3090 occhi". Sono gli sguardi e gli occhi di tutti quelli che hanno "sfidato" il silenzio di Marina Abramovic, sedendosi di fronte a lei, durante la sua ultima performance al Moma di New York (The artist is present).
Volti muti, emozionati, attoniti, commossi, inquieti, seri, perplessi, sorpresi, increduli, catturati dall'assenza di parole, che non è assenza di comunicazione.



La mostra di Marco Anelli arriva a Milano, alla Fondazione Forma

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per le cartoline del silenzio:
Due mani non bastano (www.duemaninonbastano.it)
Studio Camuffo (www.studiocamuffo.com)
Studio Labo (www.studiolabo.it)
Civico 13 (www.civico13.it)
Happycentro+sintetik (www.hs-studio.it)
Signaletic (www.signaletic.it)
Delineo Design (www.delineodesign.it)
Joe Velluto (www.joevelluto.it)
Elyron (www.elyron.it)