NEL BAULE DEI RICORDI
13-15 novembre - Trame di cotone
Percorsi di auto narrazione, con penna ago e filo
LIBERA UNIVERSITA' DI ANGHIARI
Rinarrare la propria storia, in un percorso autobiografico di conoscenza e riparazione del sé, significa cogliere la trama della propria vita, ricucire e colmare i suoi strappi, trovare o ritrovare il filo del discorso, il bandolo di non detti e sentimenti taciuti, dipanare e ritessere quella matassa spesso avviluppata che è il nostro passato. Nel lavorare con i ricordi, si utilizzano spesso metafore legate alla tessitura. Scrivere di sé è inevitabilmente un processo di reinvenzione, in cui la memoria seleziona, scarta, dipana e riannoda, crea nuove connessioni tra fatti, emozioni, incontri, immagini fino a formare un disegno con una sua compiutezza narrativa, non necessariamente fedele né didascalica. Quell’arazzo soggettivo e personale è la nostra versione della storia, o meglio il nostro modo di raccontar(ce)la. Trame e tessuti fanno parte del nostro bagaglio autobiografico, quanto abiti, cappelli, scarpe, borse, collane, anelli lo accompagnano. Esiste un guardaroba emotivo che raccoglie i migliori abiti della nostra vita, quelli che hanno accompagnato le tappe dell’identità e le sue trasformazioni. Abiti rifugio, abiti specchio, abiti rito, abiti divisa, abiti scaramantici, abiti per farsi guardare, abiti per nascondersi…
Laboratorio introduttivo
Laboratorio di scrittura autobiografica rivolto a chi, oltre a voce, penna e taccuino, vuole provare a raccontarsi anche con fili e gomitoli per intrecciare trame e ricordi di stoffa.
Per saperne di più
13-15 novembre - Trame di cotone
Percorsi di auto narrazione, con penna ago e filo
LIBERA UNIVERSITA' DI ANGHIARI
Rinarrare la propria storia, in un percorso autobiografico di conoscenza e riparazione del sé, significa cogliere la trama della propria vita, ricucire e colmare i suoi strappi, trovare o ritrovare il filo del discorso, il bandolo di non detti e sentimenti taciuti, dipanare e ritessere quella matassa spesso avviluppata che è il nostro passato. Nel lavorare con i ricordi, si utilizzano spesso metafore legate alla tessitura. Scrivere di sé è inevitabilmente un processo di reinvenzione, in cui la memoria seleziona, scarta, dipana e riannoda, crea nuove connessioni tra fatti, emozioni, incontri, immagini fino a formare un disegno con una sua compiutezza narrativa, non necessariamente fedele né didascalica. Quell’arazzo soggettivo e personale è la nostra versione della storia, o meglio il nostro modo di raccontar(ce)la. Trame e tessuti fanno parte del nostro bagaglio autobiografico, quanto abiti, cappelli, scarpe, borse, collane, anelli lo accompagnano. Esiste un guardaroba emotivo che raccoglie i migliori abiti della nostra vita, quelli che hanno accompagnato le tappe dell’identità e le sue trasformazioni. Abiti rifugio, abiti specchio, abiti rito, abiti divisa, abiti scaramantici, abiti per farsi guardare, abiti per nascondersi…
Laboratorio introduttivo
Laboratorio di scrittura autobiografica rivolto a chi, oltre a voce, penna e taccuino, vuole provare a raccontarsi anche con fili e gomitoli per intrecciare trame e ricordi di stoffa.
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